martedì 4 settembre 2007

Articoli del corriere dello sport su "El pocho"

1° ARTICOLO
Non si è scomposto più di tanto Ramon Diaz al­la notizia che Lavezzi aveva trascinato il Na­poli alla prima vittoria esterna del campionato, incantando tra l’altro gli spettatori con le sue gio­cate. L’allenatore del San Lorenzo de Almagro ha avuto alle sue dipendenze il Pocho la scorsa sta­gione: « Ero sicuro che si sarebbe imposto anche nel calcio italiano. Si trattava solo di dargli il tem­po di ambientarsi. Lui è un “barbaro”, uno che non si arrende mai, che punta l’avversario con determinazione e non esita a battere a rete, im­prevedibile, funambolico, devastante. Tra l’altro è arrivato anche nella piazza ideale per esaltar­si: la folla napoletana quando elegge a proprio idolo un calciatore è capace di tutto ».

Anche Daniel Bertoni , argentino ed ex calcia­tore del Napoli dal 1984 al 1986 parla con entusia­smo del suo giovane connazionale: « Dopo la tri­pletta in Coppa Italia non si aspettava altro che dimostrasse il suo talento anche in campionato. Sono sicuro che aiuterà il Napoli ad affermarsi in A. Chi gli gioca al fianco è fortunato perchè crea superiorità numerica e regala assist a volontà ».
Su di lui si è espresso Fabio Capello che ne ha parlato al telefono con l’amico Edy Reja: « Rispetto a Teves mi sembra che abbia meno for­za fisica ma maggiori qualità tecniche. Gli ho vi­sto fare dei numeri che per qualsiasi difensore di­venta un problema neutralizzarlo. Non dà punti di riferimento e riesce a giocare in velocità ».
Ai microfoni di Sky, invece, si è espresso Hernan Crespo :« Io non mi sono sorpreso perchè lo conoscevo già. E’ uno dei giovani più interessan­ti del calcio argentino».
Dice Franco Causio, presente a Udine in qua­lità di opinionista tv: «Da solo è riuscito a man­dare in crisi l’intera difesa avversaria. Se gli con­cedi spazio davvero diventa micidiale »

2° ARTICOLO
Fin dal giorno del suo arrivo a Napo­li è stato preso in consegna da Ro­berto Carlos Sosa. Il Pampa l’ha messo subito a proprio agio spiegandogli le insidie del calcio italiano. Sosa si è anche prodigato nel trovargli un ap­partamento nella zona di Posillipo non distante da dove abita lui con la sua famiglia.
Lavezzi, pur essendo giovanissimo, ha una compagna che gli ha regalato il piccolo Jonas ricordato con un ta­tuaggio sul braccio sinistro. A giorni arriveranno entrambi a Napoli per stabilirsi nella nuova abitazione. E scopriranno che Ezequiel è già un idolo dei tifosi napoletani. Va a ruba la sua maglietta che reca il numero “ 7' ed a San Gregorio Armeno hanno già creato la sua statuina da mettere nel presepe.



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