lunedì 17 settembre 2007
Neanche in 4 fermano el Pocho
Aveva pensato di costruire una specie di gabbia per bloccare l’estro e i guizzi di Lavezzi. A destra, Lucchini (poi, Guastaldello) e Zenoni, a sinistra, Bastrini e Pieri. «Ma Lavezzi è apparso incontenibile. È davvero bravo l’attaccante del Napoli. Fa grande movimento, è rapido, gioca bene il pallone», dice Walter Mazzarri che con onestà applaude il successo della squadra di Reja. A pezzi la Samp dopo i novanta minuti al San Paolo, sugli scudi un Napoli autorevole, che ha confermato la prova di Udine annientando gli avversari con un secondo tempo da applausi. «Ringrazio i tifosi che ci hanno prima incoraggiati e poi riempito di applausi», osserva Reja che ha sfoggiato la stessa divisa indossata a Udine. Diventerà un portafortuna come il cappotto di Pesaola? Sorride il tecnico e ribatte: «I miei portafortuna sono i calciatori. Non è stato facile confermare la bella prestazione offerta al Friuli. Abbiamo corso pochi rischi e abbiamo costruito sei-sette occasioni da gol. E la Samp, credetemi, è una squadra tosta, esperta». Il Napoli ha battuto due formazioni forti, seconde solo alle big. «E io penso che mi manca un punto in classifica. Con il Cagliari non meritavamo di perdere». Lasciando il San Paolo, in molti hanno sottolineato: erano anni che il Napoli non giocava tanto bene. «Strano. Da tempo prendo solo critiche nonostante i risultati, i successi di questi ultimi due anni. In un gruppo vincente, Marino ha inserito giovani e anziani, tutti con la mentalità vincente. Ho giovani quali Hamsik (meglio il suo secondo tempo), Gargano, Lavezzi e altri che hanno già esperienza come Blasi, Zalayeta, Contini. Sono soddisfatto e vi dico che possiamo ancora migliorare». Reja, che già era un po’ preoccupato dopo la gara a Udine, lo è di più dopo questo secondo, esaltante successo, il primo al San Paolo: «Non bisogna essere umorali. Adesso, non voliamo con la fantasia, restiamo con i piedi ben piantati. Guai a sognare. Marino ha dichiarato che l’Empoli è forte? Dal primo giorno ho detto ai miei: rispetto di tutti, paura di nessuno. Di certo, non andremo in gita ad Empoli». Quando si potrà iniziare a capire il vero valore del Napoli, quando si potrà parlare delle sue ambizioni? «Non prima della decima partita. Dopo l’incontro con la Fiorentina si delineerà la nostra situazione». Reja non si esalta neanche quando apprende che l’Udinese ha vinto con la Juventus: «Noi abbiamo battuto l’Udinese, ma forse l’Udinese ha vinto a Torino come il Cagliari aveva vinto contro di noi al San Paolo. Calma. Prendiamo, invece, atto della nostra ottima condizione, spero che duri a lungo, e del gioco. Nel secondo tempo abbiamo dettato legge per ritmo e come azioni. Siamo andati spessisimo alla conclusione. Avremmo potuto chiudere con un punteggio più vistoso»
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